Wikileaks, Julian Assange pronto a consegnarsi per motivi di salute

Julian Assange, fondatore di Wikileaks da due anni rifugiatosi presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, sarebbe pronto a consegnarsi alle autorità per motivi di salute. “Lascerò presto l’ambasciata”, ha dichiarato lo stesso Assange nel corso della conferenza stampa tenuta all’interno dell’ambasciata con il Ministro degli Esteri ecuadoriano. Secondo i media inglesi, Assange avrebbe gravi problemi cardiaci, dovuti ai due anni trascorsi all’interno dell’edificio diplomatico senza mai poter uscire, piantonato a vista dagli agenti inglesi. Nel corso della conferenza stampa non ha svelato altri dettagli, ribadendo più volte la sua innocenza da tutte le accuse, compresa quella di stupro che gli è stata addossata in Svezia e per cui è ricercato.

Lascerò presto l’ambasciata ecuadoriana di Londra, ma forse non per i motivi che pensa lei”, ha risposto a una giornalista che chiedeva notizie sulle sue condizioni di salute. Molti media britannici hanno infatti riportato la notizia che Assange soffrirebbe di gravi problemi di salute cardiaci e respiratori e per questo l’ambasciata avrebbe chiesto alle autorità inglesi di poterlo ricoverare usando un’auto diplomatica al posto dell’ambulanza, in modo da evitare l’arresto, ma la richiesta sarebbe stata respinta.

Assange si trova autorecluso nell’ambasciata dell’Ecuador da due anni, dal giugno 2010 per evitare l’arresto e l’estradizione in Svezia dove è ricercato con l’accusa di violenza sessuale e per la paura di essere poi consegnato alle autorità statunitensi, pronte a chiedere una sua condanna all’ergastolo dopo la pubblicazione di decine di migliaia di documenti diplomatici riservati. “Non sono stato incriminato di nulla”, ha più volte chiarito il fondatore di Wikileaks in conferenza stampa, tornando a sottolineare la sua innocenza anche dall’accusa di stupro arrivata dalla Svezia per cui è scattato un’ordine di estradizione.

Spesso viene detto falsamente che sono stato accusato in Svezia da una donna di un grave crimine, questo è falso. Nessuna donna mi ha denunciato, anzi questa donna ha smentito qualsiasi rapporto con me”, ha dichiarato l’attivista che ha insistito anche sulle accuse rivolte dagli Stati Uniti per la pubblicazione dei documenti segreti tramite Wikileaks. “Ho presentato denuncia penale contro Fbi per le azioni illegali sul territorio europeo fatte per portare avanti l’accusa di corruzione in contanti contro di me e anche nei confronti governo americano che ha cercato di portare avanti il caso contro di me”, ha spiegato ai giornalisti.

Nessun dettaglio al momento su quando e come lascerà l’ambasciata dell’Ecuador, se si consegnerà o meno alle autorità, anche se Assange ha dichiarato che è stato chiesto un incontro con il ministero degli Esteri britannico. “È il momento di cercare un accordo”, le sue parole. Qualche conferma sui motivi arriva dalla sua risposta a chi gli chiedeva delle sue condizioni di salute. “Sono detenuto in questo Paese senza incriminazione da quattro anni e in ambasciata da due senza aree esterne. Potete immaginare come stia dopo 4 anni di reclusione, senza mai uscire, vedere il sole, respirare aria pura”, ha ammesso.

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