Superata la prima metà, la stagione tennistica si prepara al grande appuntamento di Wimbledon che chiuderà l’estate e ci dirà tanto sulle condizioni fisiche e mentali dell’ex numero 1 al mondo Novak Djokovic
I primi sei mesi del 2022 hanno sorriso soltanto a Rafael Nadal che con i successi all’Australian Open ed al Roland Garros è arrivato a quota 22 Major, incrementando ulteriormente il vantaggio su Novak Djokovic e Roger Federer (entrambi fermi a 20 trionfi).
A Wimbledon Nadal ci sarà e ,nonostante i problemi al piede ed i 36 anni appena compiuti, proverà ad inseguire il sogno Grand Slam (vincere tutti e 4 i major in un unico anno) ed alzare il terzo trofeo dei Championship della sua carriera.
Deludente, per il momento, la stagione tennistica di Novak Djokovic che, dopo i problemi legati alla sua scelta di non vaccinarsi, ha giocato appena 22 partite nel 2022 trionfando solo a Roma e perdendo i due scontri diretti con Alcaraz (a Madrid) e Nadal (a Parigi).
Il serbo ha recentemente perso anche la vetta della classifica ATP e si presenterà a Londra con tanta energia e voglia di riprendere a dominare il circuito in un campo in cui difenderà il titolo vinto lo scorso anno e proverà a centrare il settimo sigillo in carriera.
Djokovic arriva a Wimbledon in difficoltà e nel periodo più difficile della sua carriera, il serbo infatti ha deciso di isolarsi in questi mesi e evitando anche di pubblicare notizie sulla sua vita tennistica tramite i social.
Nole partirà comunque con i favori del pronostico complice anche la non ammissione ai Championhips per Daniil Medvedev (in quanto russo) e un Nadal in condizioni fisiche ancora da definire.
Il fenomeno di Belgrado sa bene che non può permettersi più di sbagliare e che Wimbledon rappresenta la sua ultima grande speranza per salvare la stagione dato che, molto probabilmente, non potrà partecipare agli US Open per i soliti motivi legati alla sua “non” vaccinazione da Covid-19.
Dopo le vittorie a Stoccarda e al Queen’s, Matteo Berrettini si prepara a disputare un grande Wimbledon con l’ambizione di migliorare il secondo posto della scorsa edizione quando perse in finale contro Djokovic.
Il fisico ha riposto alla grande e Matteo ha sensibilmente migliorato il suo tennis acquisendo in questi mesi grande sensibilità anche con il rovescio in back, colpo che potrà risultare decisivo sull’erba di Wimbledon.
Difficile ipotizzare una sua vittoria, ma Rafa Nadal non può non essere considerato tra i grandi favoriti per la vittoria finale.
Il suo gioco difensivo non si sposa perfettamente con la superficie veloce inglese ma la grande esperienza del maiorchino lo porta inevitabilmente ad essere un avversario scomodo anche per i grandi servitori e specialisti del gioco sul manto erboso.
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