Jannik Sinner conquista i quarti di finale di Wimbledon, battendo Galan con il punteggio di 7-6, 6-4, 6-2: tensione, un po’nervosismo e la solita qualità.
Un pizzico di tensione, qualche momento di nervosismo – per delle discutibili scelte arbitrali – anche se alla fine ha prevalso la tecnica e la qualità. Jannik Sinner elimina anche Daniel Galan, portandosi ai quarti di finale di Wimbledon esattamente come lo scorso anno. Colombiano liquidato in 3 set, con il punteggio di 7-6, 6-4, 6-2. Una partita in crescendo per l’altoatesino, che adesso attende il russo Safiullin ai quarti di finale.
Wimbledon, Sinner-Galan 3-0: il tennista azzurro è ai quarti di finale
Un’altra vittoria, dopo quella di Berrettini, di un tennista italiano a Wimbledon. La terra londinese diventata ancora di conquista – con tutte le cautele del caso – per il tennis italiano, che sorride e guarda al futuro con grande ottimismo. Jannik Sinner ha battuto nella gara delle 17:40 il colombiano Daniele Galan, per 3 set a 0, in una gara inizialmente complicata, con il primo set chiuso al tie break, am terminata in crescendo da parte del tennista azzurro.
L’altoatesino vede dunque i quarti di finale, grazie alla vittoria contro il numero 85 del mondo liquidato in 2 ore e 40 minuti. La gara ha vissuto di tanti momenti cruciali, come quello del tie break del primo set, poi vinto da Sinner, dove l’arbitro ha fatto non poco innervosire il numero 8 a causa di una sua decisione abbastanza controversa. Stranamente nervoso, poi emozionato, alla fine lucido e spietato, Sinner ha incanalato nel secondo set 4 game di fila, mettendo una seria ipoteca sul risultato finale.
Gli Highlights del match
La prima mezz’ora di gara ha infatti rappresentato la parte più dura per sinner, che ha avuto diverse difficoltà a far fronte al servizio del colombiano (9 gli ace complessivi nel primo set). Poi il tennista italiano comincia quasi inspiegabilmente a giocare sul diritto di Galan, ma quello che sarebbe dovuto essere un punto debole si rivela il punto di forza del numero 85 nella classifica ATP. Primo set molto equilibrato, e finito al tiebreak dove Sinner inizia il suo rapporto complicato con l’arbitro.
Il direttore di gara chiama out una palla palesemente sulla riga di Sinner, sul 3-3 al tiebreak. Il challenge del tennista azzurro conferma l’errore dell’arbitro, che però non concede il punto all’altoatesino, ma decide perché il punto sia rigiocato. Mugugni sotto la postazione per Sinner inusuali, che si trasformano però in energia positiva. Il tiebreak viene vinto 7-4, ma le grande con l’arbitro non finiscono.
Il rendimento di Galan però scende molto con i minuti che passano, e Sinner ne approfitta nel secondo set dove mette a segno 4 game di fila portandosi sul 2-0, ribaltando il break di svantaggio e mettendo la gara sui suoi binari. Il terzo set viene condotto in porto senza patemi d’animo stavolta, e Sinner raggiunge i quarti dopo un anno a Wimbledon. Stavolta sul suo cammino per le semifinali ci sarà la rivelazione del torneo Safiullin.
Sull’incontro che lo aspetta ai quarti l’altotesino ha detto di non averci ancora pensato, anche se ammette la pericolosità dell’avversario e ricorda la durezza della gara giocata all’ATP Cup: “Per quanto riguarda Safiullin, chiunque arrivi ai quarti è un giocatore pericoloso, con lui ho giocato in ATP Cup ed è stata dura. Però ci penserò domani, adesso è il momento di rilassarmi”.
Sull’arbitraggio invece a fine gara Sinner si scusa con i tifosi per i momenti di nervosismo, dove la tensione ha fatto da padrone – in effetti la posta in palio era molto alta e giocare con i favori del pronostico non è mai semplice. Sinner ammette di non essere stato al meglio della forma: “Sono veramente felice. Oggi non mi sentivo molto bene in campo, ma nonostante ciò ho lottato per la vittoria. Galan ha servito e risposto bene, ho fatto di tutto per vincere i punti importanti. Sulla discussione con l’arbitro chiedo ancora scusa al pubblico. Di solito sono piuttosto calmo – come risaputo sottolinea – ma a volte come oggi succede. Ci sono state delle chiamate non buone, ma accade. Ho provato a rimanere concentrato”.