Una vita dedicata alla scrittura tra romanzi, saggi e libri di narrativa: Winston Groom lascia un’eredità pesante. Il “papà” del celebre Forrest Gump è morto oggi a Fairhope, in Alabama, all’età di 77 anni.
Celebre in tutto il mondo per il suo stile unico e per la sua capacità di catturare il lettore e farlo immedesimare nelle sue opere, Groom ha conosciuto il successo soprattutto grazie al personaggio di Forrest Gump, magistralmente interpretato da Tom Hanks nella trasposizione cinematografica diretta da Robert Zemeckis. Nel corso della sua carriera, lo scrittore americano è arrivato finalista al Premio Pulitzer e ha ricevuto diversi riconoscimenti.
La sindaca di Fairhope, Karin Winson, ha confermato la scomparsa di Groom alla Cnn: “La notizia ci ha reso molto tristi, Winston qui era un’icona“, le sue parole.
Morto Winston Groom, padre di Forrest Gump
Nato a Washington, negli Stati Uniti, il 23 marzo 1943, Winston Groom ha conseguito una laurea all’Università dell’Alabama nel 1965 per poi arruolarsi nell’esercito e prestare servizio in Vietnam. Prima di coltivare la passione per la scrittura, ha lavorato come reporter per il Washington Star. L’apice della carriera lo ha raggiunto con il romanzo “Forrest Gump“, che è divenuto un best seller dopo il film di Robert Zemeckis e l’interpretazione di Tom Hanks. Entrambi hanno ricevuto il premio Oscar.
Negli Stati Uniti, Groom è conosciuto anche per la scrittura di 16 libri tra narrativa e saggistica. Noti i suoi volumi sulla Guerra civile americana, ad esempio “Conversation with the Enemy”, che racconta l’esperienza di un soldato in Vietnam. Nel 1984, è stato finalista al Premio Pulitzer.
“Mentre verrà ricordato per aver creato Forrest Gump, Winston Groom era un giornalista di talento e noto autore di storia americana. I nostri cuori e le nostre preghiere sono estesi alla sua famiglia“, ha detto il governatore dell’Alabama, Kay Ivey.
Che cosa ci ha insegnato Forrest Gump
Oltre ad essere uno dei film e dei libri più apprezzati negli Stati Uniti, Forrest Gump ha lasciato all’America moltissimi spunti e citazioni che spesso si utilizzano come metafore nella vita reale. Il personaggio di Forrest, con la sua filosofia di vita, dimostra di possedere una sensibilità particolare, che gli permette di vivere in maniera genuina. Dalla panchina della fermata dell’autobus ripercorre il suo passato e la sua vita caratterizzata da problemi fisici e psicologici. Solo la madre lo accetta davvero per ciò che è.
“La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita“. Forrest Gump, infatti, non si accontenta di un’esistenza vuota come quella che gli altri personaggi del romanzo vogliono fargli vivere. Da qui, l’altra grande citazione del film: “Stupido è chi stupido lo fa“. E Forrest, oltre ad averlo imparato, lo ha anche messo in pratica. Si è arruolato nell’esercito, si è innamorato di Jenny, la ragazza che lo aveva fatto sedere accanto a lei sull’autobus e che lo considerava un amico, e infine è divenuto un campione universitario di football.
Il più grande insegnamento che ci lascerà il padre di Forrest Gump, Winston Groom, attraverso il suo personaggio, è proprio quello di lasciarsi alle spalle il passato e di non voltarsi mai indietro. Così anche Forrest ha imparato a vivere con la sua semplicità e innocenza. “Corri, Forrest, corri!“.