Oggi 20 Marzo 2023 si festeggia la Giornata internazionale della Felicità e per l’occasione, come ogni anno, è stata stilata una classifica ovvero la classifica del World Happiness Report che, dopo attente indagini da parte degli autori, ha evidenziato i luoghi più felici del mondo e, ovviamente, sono emersi anche in luoghi dove la crisi generata dal conflitto in Ucraina e dalla pandemia da COVID-19 ha colpito più duramente.
La classifica viene effettuata tenendo conto di principi di diversa natura per quantificare la soddisfazione della popolazione, spaziando in ogni ambito della vita quotidiana senza tralasciare le conseguenze derivate dal conflitto in Ucraina e dal Covid, ma anche la capacità della popolazione di reagire alla crisi globale a cui stiamo assistendo in questo periodo storico.
L’Italia ha perso qualche posizione rispetto allo scorso anno e si piazza al trentatreesimo posto nonostante la maggior parte della popolazione si dichiari felice se intervistata.
Oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Felicità 2023 è stata condivisa la classifica che registra la felicità delle Nazioni, ottenuta in base a determinati parametri, per esempio anche in base come è riuscita ogni Nazione a reagire al momento storico attuale e a superare determinati eventi, come la pandemia e le crisi energetiche e economiche.
La nazione che detiene, nuovamente, il primo posto nella classifica è la Finlandia che si rivela ancora una volta la nazione più felice di tutte. Si evince chiaramente dalla classifica che le nazioni nordiche sono tra le più felici e questo è dettato anche dalle possibilità lavorative, che non mancano ma anzi è sicuramente l’opposto, e dall’avanguardia che viene messa a disposizione della popolazione per poter crescere e esprimere la propria conoscenza e personalità.
La Finlandia si assesta al primo posto per la sesta volta e dietro di lei troviamo Danimarca, al terzo posto Islanda e questo va proprio a sfatare il mito che dilaga ormai da molti anni e che indica i paesi nordici come freddi e luoghi dove dilagherebbe la depressione. Luoghi comuni che vengono contrastati dalla realtà che mostra invece paesi felici e soddisfatti della propria esistenza.
Per sottolineare la condizione del nord europa va precisato che nella top ten sono presenti anche Svezia e Norvegia.
Al quarto posto troviamo invece una nazione che si assesta in questa posizione provenendo dal nono posto dello scorso anno e che ha sorpreso molto dato che si tratta di Israele. Un Paese felice, che ha superato la pandemia e le problematiche politiche interne ed esterne in maniera esemplare, ma che purtroppo ora vede minato questo primato. Troviamo poi ben piazzati anche Olanda, Svizzera, Lussemburgo e Nuova Zelanda.
La top 20 invece mostra al proprio interno l’Australia il 12esimo posto, il Canada al 13esimo posto mentre al 14esimo troviamo l’Irlanda e soltanto al 15esimo posto gli Stati Uniti. Il Regno Unito si piazza al diciannovesimo posto e la Francia passa dal ventesimo al ventunesimo posizionamento di quest’anno. Una nazione che ha fatto una notevole progressione e dal 52esino posto del 2017 si piazza oggi al 20esimo e la Lituania. Una qualità di vita è una soddisfazione personale che è migliorata sensibilmente nel corso di pochi anni ed è uno dei cambiamenti più significativi ed evidenti di questa nuova classifica della felicità.
L’Italia invece si trova al trentatreesimo posto e ha perso due posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. La posizione davanti alla nostra è occupata dalla Spagna è alle nostre spalle quindi in trentaquattresima posizione troviamo il Kosovo.
Stando a quanto riferito dagli autori del report in generale le popolazioni di tutto il mondo si dimostrano resilienti e combattenti, nonostante le sfide degli ultimi anni tra cui la pandemia e l’inizio del conflitto in Ucraina, che ha portato ovviamente crisi energetica globale e inflazione alle stelle in moltissime Nazioni.
La classifica rivela anche l’infelicità di molti Paesi che stanno soffrendo di carenze e limitazioni statali, ma anche stati che combattono contro avversità territoriali e climatiche come per esempio la siccità in Africa, che è una condizione che genera insoddisfazione a catena e che si infiltra in molti ambiti differenti.
L’Italia è una nazione che ha sofferto più di altre le problematiche emerse negli ultimi anni e, soprattutto, il suo potere di reagire all’urto è stato meno decisivo di altre nazioni e ciò denota una certa insoddisfazione nella popolazione.
Ovviamente la classifica evidenzia anche le Nazioni che hanno sofferto di più i fenomeni capitati negli ultimi anni rispetto ad altri Paesi. Se a livello globale sembra essere aumentata la benevolenza e le attività di volontariato, che contribuiscono ad alleggerire problematiche internazionali e sono state evidenziate molte emozioni negative scaturite dalla guerra e anche dal repentino peggioramento della condizione femminile in determinati stati dove le guerre sessiste sono ancora in atto e, di conseguenza, tutta una serie di ambizioni e di propositi per il futuro vengono completamente annullati.
Iran e Pakistan dove notoriamente esistono ancora numerose problematiche e limitazioni nei confronti delle donne si trovano al 102esimo posto e al 109esimo posto, ben lontane quindi dalla fine della classifica che è occupata dal Paese più infelice in assoluto che l’Afghanistan.
John Halliwell, uno degli autori del rapporto e della classifica della felicità globale, ha dichiarato che: “anche durante questi anni difficili, le emozioni positive hanno prevalso su quelle negative e i sentimenti di sostegno sociale positivo sono stati due volte più forti della solitudine”.
L’Afghanistan si trova al 137 un posto ed è il paese più infelice tra quelli analizzati dal team che ha stilato la classifica.
Questo è a seguito del ritorno al potere dei talebani che dall’agosto 2021 che hanno riacquisito ufficialmente il comando dell’Afghanistan e hanno emesso nuovamente divieti e limitazioni nei confronti delle donne, punizioni corporali e esecuzioni pubbliche e gettato l’Afghanistan in una crisi economica finanziaria senza precedenti.
La popolazione pensa di non avere un futuro e non è più nei progetti dei giovani provare a realizzare qualcosa per la loro vita, in quanto lo stato attuale permette di sopravvivere e il pensiero che scaturisce maggiormente è quello di riuscire a scappare da un luogo che priva di qualsiasi libertà l’individuo e che vuole sottomettere completamente la popolazione e disporne a piacimento e a livello politico senza pensare al benessere e alla crescita della popolazione.
Il peggioramento delle condizioni di vita è stato ben evidente negli ultimi mesi e le donne sono state private di tutte le conquiste fatte durante il ventennio di occupazione e statunitense, che aveva permesso loro di sperare in un futuro ma la segregazione e la sottomissione è tornata con prepotenza, così come la presa di posizione dei talebani, che non hanno intenzione di lasciar progredire il genere femminile e lo hanno privato di lavoro e istruzione.
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