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Categories: Ambiente

World Naked Bike Ride 2014: tutti in bici senza veli

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Passeggiando in bicicletta accanto a te… e senza vestiti addosso! Si è tenuto il 7 giugno il World Naked Bike Ride 2014, un’iniziativa nata qualche anno fa a Portland per protestare contro le multinazionali del petrolio, e che in breve tempo ha contagiato gli appassionati delle due ruote e gli ecologisti di molte parti del pianeta: per questa edizione sono state coinvolte 74 città di 17 Paesi diversi, a dimostrazione che i ciclisti nudi per difendere l’ambiente sono una realtà sempre più concreta. Ma servirà a qualcosa?

Lo scetticismo infatti prevale in buona parte della popolazione di Portland, dove ormai è un evento tradizionale, ed anche nel resto del mondo ci si divide tra reazioni divertite ed altre di disgusto per l’esibizione senza veli di migliaia di ciclisti che scorrazzano per le città in costume adamitico. Non poteva mancare l’effetto riverbero sui social network dove impazzano le foto dei partecipanti, tra scatti dei passanti, in cui si intravedono anche le reazioni perplesse di alcuni, e gli ormai immancabili selfie. In fondo il World Naked Bike Ride è una manifestazione pacifica che non merita le proteste dei bacchettoni, poiché vuole solo far sviluppare una maggiore coscienza civica sulle questioni ecologiche nella popolazione riluttante ad uno stile di vita più ‘green’, che guardi alla tutela del territorio e dell’ambiente con maggiore interesse.

Di certo non saranno migliaia di ciclisti, che per un giorno si vestono quasi esclusivamente del solo caschetto, oltre all’immancabile due ruote, a cambiare il mondo e soprattutto le politiche dei governi internazionali basate sullo sfruttamento intensivo delle risorse naturali come il petrolio. A chi però contesta la gratuità del presentarsi senza vestiti, di mettere in atto una rappresentazione oscena in luoghi pubblici, gli organizzatori del World Naked Bike Ride rispondono che la nudità è una metafora di ciò che opprime la società occidentale, i vestiti come simbolo di uno status economico e di benessere fatuo di cui si può fare tranquillamente a meno. Il giorno in cui il World Naked Bike Ride non avrà più ragione di esistere vorrà dire che davvero la popolazione mondiale ha cambiato direzione circa il tema della sostenibilità del pianeta e delle sue precarie risorse naturali da preservare.

Giulio Ragni

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