Il WWF lancia l’allarme sui boschi dell’Etna che sono invasi da automobili e motociclette, è a rischio la loro biodiversità.
Al giorno d’oggi le zone che dovrebbero essere protette sono invece devastate da mezzi di ogni genere, ogni giorno, sia a due ruote che a quattro, ciò, secondo l’associazione ambientalista, mette a rischio la biodiversità dei boschi del Parco dell’Etna che vengono costantemente attraversati da vetture di ogni genere che distruggono gli habitat naturali.
L’allarme del WWF sui boschi dell’Etna
L’Etna non è solo uno dei vulcani attivi sul territorio italiano ma è anche una delle principali attrazioni turistiche siciliane. Questo vulcano da sempre è circondato da boschi che sono considerati zone protette che rientrano nel Parco dell’Etna.
Nonostante questo però e nonostante vi siano divieti di legge che impediscono il transito nei boschi per i mezzi a due e quattro ruote, i boschi vengono costantemente attraversati da automobili e motociclette di ogni genere che passando distruggono numerosi habitat naturali.
All’interno dei boschi è possibile vedere addirittura dei veri e propri solchi tracciati dalle ruote dei mezzi che vanno a distruggere questo prezioso Parco naturale.
A tutto questo c’è poi da aggiungere che il rumore dei motori, che spesso attraversa i boschi a causa delle alte velocità intraprese dai mezzi di passaggio, rappresentano un importante problema.
C’è infatti anche il problema dell’inquinamento acustico che causa il rumore dei motori da affrontare e che ha un forte impatto sugli animali del bosco. A parlare è il delegato del WWF per la Sicilia dell’Italia ossia Pietro Ciulla.
Pietro Ciulla spiega come nel tempo l’importanza di questo parco sia stata sottovalutata e di come invece dovrebbe essere rivalutata perché è un bene naturale prezioso ed unico che al momento assomiglia più ad un parco divertimenti dove ogni giorno moto e auto transitano senza alcun controllo o regola.
È una situazione che si ripete in gran parte delle zone protette della Sicilia e in altri Parchi naturali, ed è per questo che Ciulla ha deciso di lanciare un appello al Governo Regionale affinché si possano preservare queste bellezze naturali.
Ciulla si augura che l’appello possa ripristinare un importante contrasto all’illegalità ormai diffusa e alla repressione di ogni attività vietata in tutti i Parchi presenti sul territorio siciliano, con l’attivazione di seri canali di controllo che impediscano azioni non legali nelle zone.
I boschi dell’Etna
I boschi dell’Etna rientrano all’interno dal Parco dell’Etna, che fu istituito il 17 marzo del 1987 con un Decreto del Presidente della Regione, ed è stato il primo Parco siciliano ad essere creato. È uno tra i più grandi e vanta circa 59 mila ettari, il suo compito è quello di proteggere e preservare l’ambiente naturale che circonda l’intero vulcano.
L’Etna è uno dei vulcani italiani più conosciuti al mondo e anche il vulcano attivo più alto di tutta Europa. È possibile visitare il parco percorrendo a piedi uno dei tanti sentieri diversi al suo interno. Oltre a poter ammirare la vegetazione e diverse specie di animali, è possibile vedere anche diversi punti di interesse come la Chiesetta Magazzeni.