X Factor 10: i giudici della nuova edizione fanno discutere

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Sky ha ufficializzato il cast di X Factor 10: i giudici saranno Alvaro Soler, Arisa, Manuel Agnelli e il confermato Fedez, l’unico superstite della scorsa edizione (per lui si tratta della terza consecutiva) dopo gli annunciati addii di Elio, Mika e Skin. Una scelta che, qualora fosse confermata, potrebbe scontentare più di un fan del talent show di Sky Uno, visto che le tre new entry, ognuna per un motivo diverso, vengono ritenute non all’altezza del ruolo o comunque fuori contesto.

Ricapitoliamo: i quattro giudici di X Factor 10 saranno Fedez, di cui ormai sappiamo vita, morte e miracoli, il cantante spagnolo Alvaro Soler, la rediviva Arisa e la sorpresissima Manuel Agnelli degli Afterhours. Tre scelte coraggiose ma che stanno dividendo i fan. Eppure non tutte criticabili. Vediamo perché.

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Arisa rappresenta sicuramente una scommessa rischiosa, perché la trentatreenne cantante lucana aveva già ricoperto il ruolo durante la quinta e la sesta edizione del talent show, mostrando più ombre che luci. Tra l’altro Arisa aveva più volte dichiarato che non sarebbe mai tornata a X Factor, soprattutto dopo le polemiche che avevano caratterizzato la sua ultima partecipazione, passata alla storia per lo sfogo in diretta contro Simona Ventura (il suo ‘Sei falsa Simona, ca**o!’ ha fatto decisamente epoca, poi in seguito le due si sono riappacificate). Ma evidentemente Arisa ci ha ripensato e infatti eccola nuovamente lì, con la speranza che riesca a trattenere meglio le sue pulsioni emotive, vero punto debole delle sue prime due partecipazioni a X Factor.

Molto criticata anche la scelta di Alvaro Soler, giunta probabilmente sulla scia del successo dei connazionali Iago Garcia e Jonas Berami a Ballando con le Stelle e a L’Isola dei Famosi: evidentemente in questo periodo gli spagnoli vanno forte nella TV italiana e a X Factor hanno voluto cavalcare l’onda. A livello musicale nutriamo però qualche perplessità su Alvaro Soler giudice di un talent show: il cantante di Barcellona è infatti relativamente giovane (25 anni), ha pubblicato un solo album e raggiunto il successo unicamente con il tormentone estivo del 2015 El Mismo Sol. Un po’ poco per mettersi a formare e giudicare nuovi cantanti, non vi pare?

Assolutamente destabilizzante anche la scelta di Manuel Agnelli, cantante e leader degli Afterhours, una delle band di culto della scena indie in Italia. In effetti Agnelli e X Factor dovrebbero appartenere (anzi, appartengono) a due mondi distinti e separati e, proprio per questo, la presenza nel talent show di Sky Uno dell’autore di inequivocabili brani come ‘Giovane coglione’, ‘Vieni dentro’, ‘Sui giovani d’oggi ci scatarro su’, ‘Non si esce vivi dagli anni ’80’ e ‘La gente sta male’, risulta particolarmente stuzzicante, nonostante il disorientamento dei fan della prima ora degli Afterhours che stanno già parlando di ‘tradimento’.
Ma uno come Manuel Agnelli, se gli verrà concessa piena libertà d’azione, può veramente dare qualcosa in più a X Factor, avvicinando anche quella parte di pubblico che ha sempre giudicato con sufficienza i talent show musicali. ‘Non ho paura di affrontare cose del genere se posso usarle per qualcosa di importante’, ha dichiarato a questo proposito il cantante degli Afterhours, ‘Il peso mediatico è importante e bisogna andare dove c’è la gente, ma naturalmente portando se stessi. Cercherò di essere ‘pericoloso’ come Morgan: essere pericoloso non significa chissà che, vuol dire solo parlare di cose di cui gli altri non parlano, con un linguaggio, una profondità e una schiettezza diversi’.