Xylella, Ue apre nuova procedura di infrazione contro l’Italia

Alberi di ulivo eradicati nell'ambito del Piano Siletti contro la Xylella fastidiosa

La Commissione Ue ha aperto una nuova procedura d’infrazione contro l’Italia per il caso ‘Xylella fastidiosa’. L’esecutivo europeo incita il Belpaese con una lettera in cui chiede di attuare “pienamente” le decisioni di Bruxelles e frenare l’avanzata del batterio che attacca gli ulivi. L’Italia deve procedere all’eliminazione e la sorveglianza degli alberi infetti che hanno messo in ginocchio la Puglia.

A giugno era arrivato il sì della Corte Europea ad abbattere piante, anche quelle non infette. Le autorità italiane hanno un mese per rispondere a Bruxelles. La ‘Xylella fastidiosa’ è uno dei batteri più pericolosi mondo per le piante e ha un forte impatto economico sul settore agricolo. Attacca soprattutto gli ulivi, che come sintomi mostrano foglie bruciacchiate, rami secchi e un rapido deterioramento nei casi più gravi, che porta alla morte dell’albero. Il batterio è stato trovato in Puglia nel 2013 ed è apparso in colture in Corsica e Costa Azzurra nel 2015.
In particolare la Commissione impone al governo italiano di attuare la decisione 2015/789 dell’Unione europea, che obbliga l’Italia ad attuare “tutte le misure necessarie” sugli alberi che potrebbero essere infetti, informando i proprietari degli ulivi delle conseguenze e delle azioni da compiere. Inoltre Bruxelles chiede all’Italia di adottare la decisione 2016/764 di maggio di quest’anno, in cui si chiede di ampliare le aree di contenimento dell’epidemia. Con queste misure la Commissione intende garantire che la Xylella non arrivi a infettare alberi in altri Paesi comunitari.

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