Yana Malayko sarebbe stata pedinata e minacciata dall’ex fidanzato Dumitru Stratan prima della scomparsa. Queste le rivelazioni del nuovo compagno della 23enne, un giovane con cui stava cercando di rifarsi una vita dopo la fine della relazione con il 33enne ora indagato.
Il caso della giovane ucraina scomparsa il 19 gennaio scorso a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, si arricchisce di elementi inquietanti che ricalcherebbero presunti atti persecutori ai suoi danni da parte dell’ex fidanzato arrestato per il presunto delitto.
Dumitru Stratan, ex fidanzato di Yana Malayko, è indagato per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della 23enne scomparsa a Castiglione delle Stiviere.
Nelle ultime ore sono emerse le rivelazioni del nuovo compagno della ragazza, un giovane con cui Yana Malayko aveva intrapreso una relazione da poco tempo e che avrebbe raccolto alcune sue confidenze anche in merito a presunte minacce da parte dell’indagato.
Secondo il racconto del nuovo fidanzato di Yana Malayko, Dumitru Stratan, mai arreso alla fine della loro storia, l’avrebbe perseguitata con chiamate, messaggi e pedinamenti arrivando a dirle di essere in grado di seguire ogni suo spostamento attraverso la geolocalizzazione del suo telefono.
Pochi giorni prima della scomparsa, Yana Malayko avrebbe ricevuto una esplicita minaccia via sms: “Ti uccido“.
I genitori di Yana Malayko hanno confermato che la giovane fosse determinata a chiudere definitivamente la relazione con Dumitru Stratan, con cui avrebbe avuto una storia travagliata.
La 23enne avrebbe avuto paura di lui e sarebbe apparsa spaventata al padre, Oleksander Malayko, che chiede all’indagato di rivelare dov’è sua figlia.
Anche un’amica della ragazza avrebbe dichiarato che ultimamente era preoccupata per l’insistenza del suo ex, convinta che la seguisse.
Da giorni, le ricerche del corpo di Yana Malayko proseguono senza esito. Il corpo della giovane non si trova e il suo ex fidanzato, ritenuto coinvolto nella scomparsa e finito in cella con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, non avrebbe parlato davanti agli inquirenti.
A suo carico peserebbero anche il ritrovamento di alcune tracce ematiche nell’automobile e di una piccola vanga, riporta La vita in diretta, forse usata per ricoprire di terra il corpo della giovane dopo il delitto.
Le ispezioni delle forze dell’ordine nelle campagne intorno a Castiglione delle Stiviere non avrebbero portato ancora a risolvere gli interrogativi sulla localizzazione del corpo.
In una sequenza impressa nel video di una telecamera di videosorveglianza interna al condominio in cui Yana Malayko vive, inoltre, si vedrebbe Dumitru Stratan trascinare un grosso sacco della spazzatura intorno alle 5 del mattino del 20 gennaio.
Un orario di particolare interesse investigativo perché immediatamente successivo all’ultimo avvistamento della vittima, immortalata dalla stessa telecamera del circuito condominiale mentre fa ritorno nell’abitazione intorno all’1:30. Nessuno l’avrebbe più vista.
A denunciare Stratan sarebbe stata la sorella del 33enne, allarmata da una frase che lo stesso avrebbe pronunciato il mattino seguente: “Ho ucciso Yana come lei ha ucciso me“. Poi scena muta davanti agli inquirenti per avvalersi della facoltà di non rispondere.
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