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Yara Gambirasio è stata uccisa per vendetta familiare? Questa ipotesi si è affacciata fin dall’inizio nelle indagini, che hanno portato all’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti, ritenuto il presunto assassino della ginnasta di Brembate di Sopra. In effetti manca ancora un movente ben preciso che possa portare alla colpevolezza di Bossetti, a meno che non si voglia operare una ricostruzione che avrebbe portato ad un omicidio avvenuto senza uno specifico collegamento con la vittima, trovata dal suo assassino quasi “per caso”.
Sarebbe potuta essere anche un’altra ragazzina la vittima di questo delitto così efferato? Oppure c’è qualcosa che inevitabilmente lega Yara al suo assassino, una motivazione ben precisa che sta alla base del delitto? Gli inquirenti continuano a chiederselo e sulla vicenda è intervenuto anche l’avvocato di Bossetti, Claudio Salvagni, che di questo argomento ha parlato ad Iceberg, una trasmissione di approfondimento su Telelombardia.
L’intervento dell’avvocato
L’avvocato di Massimo Giuseppe Bossetti, ritenuto dagli inquirenti il presunto colpevole della morte di Yara Gambirasio, è intervenuto in tv, per difendere il suo assistito e per lanciare una nuova ipotesi sulle piste che potrebbero essere seguite dagli inquirenti. In questo senso ha messo sul piatto delle motivazioni specifiche, che potrebbero essere essenziali per la ricostruzione dell’omicidio. Salvagni ha detto che gli inquirenti non hanno mai preso in considerazione in maniera forte la pista della vendetta familiare nei confronti della famiglia Gambirasio. In sostanza ha lasciato intendere che la ragazzina potrebbe essere stata uccisa non da Bossetti, ma da altri che avrebbero avuto dei motivi di risentimento nei confronti di Gambirasio.
Le reazioni della famiglia
La famiglia Gambirasio per la prima volta si è espressa sulla questione. Fino ad ora aveva mantenuto il riserbo e aveva cercato di custodire la propria privacy, ma di fronte all’ipotesi suggerita dall’avvocato di Bossetti, i genitori della piccola Yara hanno affermato con sicurezza che si tratta soltanto di illazioni. L’intervento dei Gambirasio è avvenuto per mezzo dei loro avvocati, i quali hanno riferito che, se Salvagni sia a conoscenza di prove concrete sul fatto, potrebbe comunicarle a chi si sta occupando del caso, per poter dare la possibilità di fare giustizia. L’avvocato Salvagni ha risposto di non poter escludere che ci siano altre piste, compresa quella della vendetta contro la famiglia, perché si ritiene sicuro sulle zone d’ombra che esistono nelle indagini sul caso.
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