Ennesima morte violenta tra i dirigenti del gas in Russia. Stavolta la vittima è Yuri Voronov, manager di 61 anni. L’uomo gestiva Astra Shipping, una società vicina alla Gazprom.
L’ultimo manager del gas russo a morire in circostanze violente. Yuri Voronov è stato trovato senza vita in una delle sue proprietà a San Pietroburgo, in una piscina. Accanto a lui una pistola. La società che gestiva nell’Artico, l’Astra Shipping, aveva contratti con la Gazprom.
Ancora la Gazprom. Proprio come per Leonid Shulman ex manager, Alexander Tyulyakov ex vicedirettore generale, Vladislav Avaev ex vicepresidente Gazprombank. Tutti manager legati alla Gazprom morti negli ultimi mesi tra suicidi e omicidi-suicidi.
E ancora Sergei Protosenya top dirigente Novatek e Mikhail Watford, che aveva costruito le sue fortune con i gas e il petrolio dopo il crollo dell’URSS.
L’ultimo dirigente morto in circostanze non chiare, legato al gas russo e alla Gazprom, è stato Yury Voronov. L’uomo, 61 anni, era a capo di una società di gas con contratti anche con il colosso del gas russo nell’Artico, l’Astra Shipping.
Il suo corpo è stato ritrovato nella piscina di una delle sue abitazioni di San Pietroburgo, con un proiettile nella nuca, e una pistola affianco al cadavere. Anche in questo caso tutto farebbe pensare a un suicidio. La pistola trovata sulla scena era una Grand Power.
Ad avvalorare un ipotetico suicidio dunque le perdite della società Astra Shipping. Una società in perdita negli ultimi due anni, mentre la moglie ha confermato una lite tra il marito e i soci negli ultimi giorni a causa proprio delle perdite relative all’azienda.
Ennesimo episodio nel giro di sei mesi controverso, per quanto riguarda i top manager del gas russo.
Visto che anche per i casi di Leonid Shulman e Alexander Tyulyakov, trovati morti nelle medesime condizioni di Voronov, la polizia aveva dichiarato si trattasse di suicidio.
Più controverso il caso di Vladislav Avaev, trovato morto insieme alla famiglia. Secondo le indagini preliminari della polizia, l’uomo avrebbe ucciso la moglie e alla figlia 13enne, prima di togliersi la vita.
Analoga la ricostruzione della morte di Sergei Protosenya, di Novatek. Sempre insieme a moglie e figlia era stato ritrovato in Spagna, nel villaggio di Lloret de Mar. La polizia invece, sul caso Mikhail Watford, era intervenuta dichiarando che la sua morte era avvenuta in circostanze non chiare.
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