Ihor Murashov, direttore della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato rilasciato dalle forze armate russe. A comunicarlo è stato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).
Il direttore della centrale nucleare è dunque sano e salvo dalla sua famiglia, dopo una lunga serie di contrattazioni con l’esercito russo.
Inoltre a quanto pare con l’ufficializzazione dell’annessione di ben 4 regioni ucraine alla Russia, anche Zaporizhazhia è diventata ufficialmente parte del territorio russo.
Tutto ciò è stato ampiamente condannato dall’intera comunità internazionale.
Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, ad annunciare la liberazione di Ihor Murashov da parte delle truppe russe.
L’arresto nei confronti del direttore della centrale nucleare di Zaporizhazhia è avvenuto sabato primo ottobre. Ad annunciarlo attraverso un post su Telegram è stato invece Petro Kotin, presidente dell’agenzia dell’atomo Ucraina.
Nel post avvisava che Murashov era stato fermato dai russi mentre si recava a Energodar e che i russi l’hanno bendato e portato in un luogo sconosciuto.
Inoltre, Petro Kotin si è anche rivolto direttamente ai soldati russi, per far si che il direttore della centrale potesse tornare a casa al sicuro nel più breve tempo possibile. In modo da permettergli di svolgere nuovamente le sue funzioni, essenziali per il funzionamento sicuro della centrale.
Inoltre proprio oggi 3 ottobre la Duma, ha approvato i trattati che prevedono l’annessione alla federazione russa dei territori ucraini di Donetsk, Lugansk, Cherson e Zaporizhzhia.
Oggi 3 ottobre la Duma, ossia la camera bassa del Parlamento russo ha ufficialmente ratificato i trattati che prevedono l’annessione di ben 4 territori ucraini alla Russia.
Le 4 regioni insieme costituiscono circa il 15% del territorio ucraino e in quasi tutti ci sono enormi conflitti in corso. In realtà l’unico territorio controllato quasi completamente dalla Russia è la Repubblica popolare di Lugansk.
La Russia in realtà controlla circa il 74% del territorio di Zaporizhazhia, esclusa però la città da cui prende il nome la regione. L’85% del territorio di Cherson e il 59% del territorio di Donetsk.
Putin ha dunque stabilito che i territori in questione fanno ora ufficialmente parte della federazione russa e che dunque qualsiasi attacco militare a questi ultimi, sarà visto come un attacco alla Russia.
Conferendo dunque la possibilità di utilizzare le armi nucleari con l’intento di proteggere le annessioni.
La comunità internazionale ha pienamente condannato queste annessioni di territori da parte della Russia. Soprattutto perché viola una dei principi essenziali del diritto internazionale, ossia il principio di autodeterminazione dei popoli.
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