Il conflitto tra Russia e Ucraina procede e la battaglia sul fronte di Bakhmut, nonostante le difficoltà, è portata avanti dalle truppe ucraine che continuano a difendere il territorio, mentre le truppe russe cercano di avanzare e prendere il controllo completo della zona. In questi giorni la tensione si è ulteriormente surriscaldata a causa della fuga di informazioni, perlomeno presunta, che ha visto condivisi documenti statunitensi inerenti al conflitto in Ucraina per i quali Washington ha avviato un’indagine, per accertare innanzitutto la veridicità della notizia ma anche capire come è stata possibile una fuga di questo genere di notizie.
Il nervosismo è cresciuto molto nelle ultime settimane dopo la notizia proveniente dalla Gran Bretagna che rivelava di una fornitura di proiettili contenenti uranio impoverito, che hanno generato in Putin una risposta arrivata prontamente, ovvero la notizia di armi nucleari tattiche posizionate nel territorio della Bielorussia. Tutto ciò si è aggravato con l’arresto del giornalista statunitense convalidato delle autorità del Cremlino, che ha generato ulteriore malcontento e ha creato un divario ancora più profondo tra Occidente ed Oriente, che vede alleanze nette e separate che si contrappongono e cercano di primeggiare anche a livello di mediazione, come sta facendo Pechino che si imposto come maggiore mediatore, nonostante sia vicino alla Russia e leggermente meno all’Ucraina, dato che non ha mai sentito nemmeno per telefono Zelensky. Di seguito gli ultimi aggiornamenti dalla guerra tra Russia e Ucraina.
La battaglia tra truppe ucraine e esercito russo per la conquista di Bakhmut continua e le truppe di Mosca stanno cercando di prendere il pieno controllo della città, la notizia è emersa direttamente dai funzionari militari ucraini.
I combattimenti principali si stanno concentrando nelle zone di Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e Lyman. In queste zone sono state sferrate da Mosca più di 40 attacchi soltanto nelle ultime 24 ore secondo lo Stato Maggiore.
In una nota rilasciata dallo stesso emerge che: “Nel settore di Bakhmut, il nemico continua a condurre azioni offensive, cercando di assumere il pieno controllo della città di Bakhmut, e le operazioni di combattimento continuano”.
L’esercito ucraino ha respinto 14 attacchi russi nelle ultime 24 ore soltanto nell’area di Bakhmut, come condiviso anche dalla CNN che precisa, però, di non poter però verificare concretamente le notizie pervenute in merito ai combattimento sul fronte ucraino.
Nonostante siano mesi che la Russia stia tentando di conquistare la città, i progressi attuati sono stati lenti e questo è stato causato dalla forte resistenza Ucraina dimostrata sul territorio. Gran parte della città è stata distrutta e la portata energetica attuale è veramente limitata.
Oltre alle notizie inerenti al fronte emerge una novità positiva ovvero 31 dei bambini sottratti in Ucraina e portati in Russia illegalmente, stando a quanto riferito da Save Ukraine, sono rientrati in territorio ucraino Per riabbracciare le proprie famiglie.
I bambini sono stati accolti da volontari dell’associazione umanitaria dopo aver attraversato a piedi il confine con l’ucraina, con i pochi effetti personali che possedevano e i loro animali di peluche.
Kuleba ha dichiarato in merito che: “I bambini rapiti dai russi nelle regioni di Kherson e Kharkiv hanno finalmente attraversato il confine con le loro famiglie e ora sono al sicuro. Sia i bambini che i loro genitori hanno davanti a sé il recupero psicologico e fisico. E continueremo a prenderci cura di loro fino a quando le famiglie non torneranno nelle loro case”.
Olha Yerokhina di Save Ukraine ha Rivelata l’emittente Cnn che questa era la quinta missione di salvataggio, organizzata dall’associazione alla quale lei ha partecipato.
La donna ha spiegato che: “Un gruppo di 13 madri ha lasciato l’Ucraina poco più di una settimana fa, molte di loro hanno ottenuto una procura che ha permesso loro di raccogliere i figli di altri genitori oltre ai propri”.
Precisando anche che: “Il gruppo ha attraversato la Polonia prima di attraversare la Bielorussia, la Russia e infine entrare nella Crimea occupata dai russi, dove si sono riuniti con 24 dei bambini. Gli altri sette bambini sono stati raccolti a Voronezh, Rostov e Belgorod, tutti all’interno della Russia”.
Yerokhina ha precisato che la missione di recupero non è stata semplice, dato che si tratta di un salvataggio è difficile non avendo contatti ufficiali con le autorità russe. Ha precisato però di aver ricevuto moltissimo sostegno da parte di volontari,che avevano come proposito quello di salvare e riportare a casa i bambini ucraini.
Le accuse emerse dopo che la notizia sui bambini ucraini rapiti è stata resa pubblica hanno portato alla condanna da parte della Corte penale internazionale di Putin e della sua collaboratrice Maria Lvova–Belova che hanno ricevuto un mandato d’arresto.
Stando alle informazioni ucraine in merito si parla di 16.000 casi di bambini spariti e portati in territorio russo ed ora è attualmente aperta un’inchiesta in merito. Le autorità russe non negato di fare qualcosa di illegale dicendo che i bambini portati nel loro territorio sono stati salvati.
La notizia che è emersa successivamente invece mostra un quadro complicato per il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, che è stato trattenuto dalle autorità di Mosca per spionaggio e, nonostante abbia negato le accuse, come riferisce l’agenzia di stampa Tass le ha respinte con veemenza, è stato comunque incriminato ufficialmente e condannato per spionaggio.
Un rappresentante dell’agenzia tass ha riferito che: “L’indagine dell’FSB ha accusato Gershkovich di spionaggio nell’interesse del suo paese. Ha negato categoricamente tutte le accuse e ha dichiarato di essere impegnato in attività giornalistiche in Russia”.
Il rappresentante dell’agenzia si è rifiutato di fornire ulteriori informazioni in merito poiché il caso è soggetto segreto e quindi top secret.
Ovviamente il Wall Street Journal e in particolare Dow Jones stanno premendo moltissimo per mediare con Mosca e lo stesso ha precisato che: “Continuiamo a chiedere il rilascio immediato di Evan”.
Anche l’amministrazione Biden si sta mobilitando e preparando per dichiarare ufficialmente il giornalista ingiustamente detenuto dalle autorità di Mosca e due funzionari statunitensi hanno ririvelato, alla Cnn, che verrà attuata una nuova iniziativa la settimana entrante per lavorare al suo rilascio.
Anche il segretario di Stato americano Blinken ha riferito che il ministro degli Esteri russo Lavrov ha tenuto con lui colloqui nei quali è stato chiesto il rilascio immediato di Gershkovich.
Anche la Casa Bianca ha riferito che a suo avviso la motivazione per la quale è trattenuto il giornalista statunitense non è giustificabile e credibile.
Il Pentagono ha deciso di avviare un’indagine in merito a quelli che sembrano essere screenshot condivisi sui canali web appartenenti a informazioni classificate degli Stati Uniti e della NATO inerenti alla guerra in atto tra Russia e Ucraina.
Non è confermato che si tratti di immagini autentiche o se possano essere state manipolate e modificate.
Secondo i funzionari statunitensi la documentazione emersa e veritiera e fa parte di un ampio report di intelligence che il Pentagono effettua quotidianamente, ma sembrerebbe che alcuni documenti siano stati modificati in determinati punti.
Sabrina Singh, la vice addetta stampa del Pentagono, non ha precisato la veridicità dei documenti ma ha affermato in una dichiarazione che il Dipartimento della difeDifesasa è: “a conoscenza delle segnalazioni di post sui social media e il Dipartimento sta esaminando la questione”.
Podolyak, iconsigliere del del Presidente Zelensky, ha precisato su Telegram che a suo avviso dietro la presunta fuga di notizie ci sia la mano di Mosca.
Il consigliere ucraino Podolyak ha spiegato però che i documenti diffusi non sono autentici, non hanno “nulla a che fare con i piani reali dell’Ucraina e si basano su una grande quantità di informazioni fittizie”.
Il presidente ucraino Zelensky ha deciso a sorpresa di condividere con i soldati musulmani appartenenti alle truppe ucraine, che attuano il Ramadan, l’iftar e ha precisato che questa sarà una nuova tradizione di rispetto annuale. Esso prevede li condividere il pasto che rompe il digiuno quotidiano imposto dal mese sacro islamico del Ramadan per l’appunto.
Ha voluto ringraziare i rappresentanti del clero musulmano e tutta la comunità islamica. Ha sottolineato che il mese del Ramadan è stato rispettato ovunque in territorio ucraino e anche in prima linea nonostante una serie di conseguenze non desiderate.
Ora l’attenzione è anche su la potenza cinese che è diventata una figura importante all’interno del conflitto in ucraino e sembra ora avere la possibilità di tirare le fila nonostante la volontà dichiarata di attuare negoziati di pace per porre fine alla crisi globale scaturita dal conflitto in Ucraina.
Anche il presidente francese Macron, che ha parlato con Xi nei giorni scorsi ha chiesto ufficialmente durante un incontro con Jinping di utilizzare la sua influenza per cercare un confronto anche con le autorità ucraine e convincere Putin ad avviare negoziati.
Negli ultimi 10 giorni le relazioni tra Pechino e nazioni europee hanno intrapreso un viaggio particolare e ora la rivalità a livello economico e soprattutto i dubbi sulla politica estera attuata dalla Cina hanno provocato tensioni importanti.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…