La notizia era nell’aria ma ora è ufficiale: lo Zimbabwe non avrà la possibilità di qualificarsi ai Mondiali di Calcio 2018. La Fifa ha deciso di estromettere la nazionale africana dalle qualificazioni per dei motivi economici. La Zifa, la federazione di calcio dello Zimbabwe, non ha infatti pagato il suo commissario tecnico Valinhos per gli 11 mesi del suo mandato. Esagerazione da parte della FIFA? Il problema vero che questa pendenza risale al 2008 e dopo circa 7 anni di solleciti si è arrivati a questa drastica soluzione. Lo Zimbabwe ha già annunciato che presenterà ricorso, ma le possibilità che la Fifa cambi idea sono praticamente nulle. Secondo i massimi esponenti della Federazione mondiale, lo Zimbabwe ha fatto orecchie da mercante per troppo tempo non curandosi dei continui e annui richiami della FIFA.
La situazione della nazionale dello Zimbabwe è abbastanza assurda. Perdere la possibilità di qualificarsi al Mondiale 2018 per dei guai economici risalenti al 2008 pare incredibile. Il calcio in Zimbabwe sta rispecchiando quello che sta succedendo nella nazione africana. Se fino ad un po’ di anni fa era un paese ricco e florido ora sta crollando in un baratro senza fine. Malattie ed Aids stanno dilagando, la corruzione sta mangiando il paese dall’interno tanto da aver fatto precipitare anche i rapporti col ‘vicinato’. I paesi sul confine stanno facendo ostruzione ai tanti profughi che stanno cercando di scappare dallo Zimbabwe e sotto un certo punto di vista, l’esclusione della FIFA è una sorta di specchio a ciò che sta succedendo anche politicamente nel paese. Ora la Federazione locale tenterà un ultimo disperato appello ma sembra quasi impossibile vedere lo Zimbabwe ai prossimi mondiali. Erick Chipeta, uno dei giocatori più rappresentativi del calcio Zimbawese ha spiegato la situazione: «Siamo molto tristi per quello che sta succedendo. Per noi giocatori è un vero trauma. Non poter lottare per i Mondiali è qualcosa di incredibile e siamo dispiaciuti anche per i tifosi e la Nazione intera. Il calcio avrebbe aiutato la nostra nazione ad un uscire da un periodo difficilissimo. Ora ci è stata negata questa opportunità.”