Anche quest’anno Zlatan Ibrahimovic ha vinto il campionato, in questo caso la Ligue 1 con il Paris Saint Germain, salendo a quota 13 scudetti in 15 stagioni. L’attaccante svedese ha delle statistiche incredibili con la maglia della società qatariota, in questa stagione ha segnato 27 reti in 24 presenze e il team parigino ha vinto l’83% delle sfide, conquistando la Ligue 1 con 8 giornate d’anticipo.
Ibra e compagni hanno chiuso la pratica Ligue 1 con due mesi d’anticipo rispetto al calendario, grazie ad un perentorio 9-0 contro sul Troyes. Il PSG ha vinto il suo sesto titolo, il quarto da quando la squadra parigina è stata acquistata dagli sceicchi del Qatar, tutti con Ibrahimovic in rosa.
Il campione svedese ha vinto 13 titoli nelle ultime 15 stagioni con le maglie di Ajax (2 Eredivisie), Juventus, Inter e Milan (6 Serie A), Barcellona (1 Liga) e PSG (4 Ligue 1). I due campionati con la Juventus sono stati successivamente revocati in seguito alla questione Calciopoli ma, ciò nonostante, i calciatori hanno vinto sul campo.
Ibrahimovic, appena dopo la vittoria della Ligue 1, ha dichiarato che non conosce il suo futuro ma pensa che sarà lontano da Parigi. Atteggiamento tipico di Zlatan ma tutti si chiedono dove potrà andare il gigante svedese, forse in Premier, unico grande campionato che manca nella bacheca.
Quest’anno, e mancano ancora 8 giornate, ha realizzato 27 reti in 24 presenze, se continuasse cosi finirebbe la stagione con più reti che presenze e per lui sarebbe la prima volta in carriera. Ibrahimovic è sempre stato un grande attaccante ma non il classico bomber con il numero 9 sulle spalle, anzi. Il suo Palmares, però, parla chiaro quanto a reti segnate. Nelle squadre con cui ha vinto gli scudetti ha realizzato meno reti (in proporzione a quanto ha giocato) con la Juventus, solo 23 in 70 partite. In Olanda, con l’Ajax, ha segnato 35 gol in 70 presenze, una ogni due match. Con la “camiseta” blaugrana ha segnato 16 gol in 23 presenze mentre con Inter e Milan ha segnato rispettivamente 57 gol in 88 presenze e 42 reti in 61 incontri.
E’ proprio Milano la città che ama ed ha amato di più Zlatan Ibrahimovic, sia sponda nerazzurra che rossonera. In estate Galliani ha tentato di riportare lo svedese nuovamente a Milanello ma non c’è stato nessun lieto fine. Il giocatore ha preferito restare un altro anno a Parigi dove, sommando le altre stagioni, ha raggiunto i 102 gol segnati in 115 presenze.
In Europa non è mai stato cosi influente come quest’anno anche se può vantare il record di aver segnato, in Champions League, con sei squadre diverse (Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan e Paris Saint Germain). Insieme a Barcellona, Bayer Monaco (al netto della sfida contro la Juventus) e Real Madrid si giocherà la coppa dalle grandi orecchie.
In Nazionale è un’icona e una leggenda. Ha portato spesso la Svezia a risultati mai sperati e in 111 presenze ha segnato 62 gol, record della nazione scandinava. Agli Europei, che si terranno nella “sua” Francia, sarà in girone con la Nazionale Italiana.
Tra i molti riconoscimenti lo svedese non è mai riuscito a vincere il pallone d’oro, sovrastato, in questi anni, da due figure ingombranti come Messi e Cristiano Ronaldo. La certezza, unica e sola, è che ovunque giocherà la prossima stagione Zlatan Ibrahimovic, nonostante i 35 anni, riuscirà a competere per vincere il titolo.