Nelle prossime settimane l’Italia potrebbe diventare sempre più bianca. Il nuovo decreto introdotto dal premier Mario Draghi e in vigore dallo scorso 19 maggio, oltre a nuove date per la graduale eliminazione del coprifuoco e per le riaperture, prevede anche nuovi parametri che rendono più semplice l’ingresso nella zona bianca, ovvero quella con quasi nessuna restrizione.
La zona bianca può essere “conquistata” dalla Regioni che hanno un’incidenza dei casi inferiore a 50 ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive. Fino ad oggi, l’unica Regione ad essere entrata in zona bianca è stata la Sardegna.
Secondo quanto emerso dal Corriere della Sera, le prime ad entrare in fascia bianca, grazie ai nuovi parametri, sarebbero Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Il prossimo 7 giugno, poi, dovrebbe toccare ad Abruzzo, Veneto e Liguria. A partire dal 14 giugno, tra circa un mese, potrebbe essere il momento di entrare in zona bianca per Lombardia e Lazio, che ad oggi oscillano tra i 90 e i 70 casi ogni 100mila abitanti, con una curva in discesa. Anche l’Umbria, sempre in questa data, potrebbe accedere alla zona bianca.
Le Regioni che al momento hanno numeri ancora troppo alti sono: Campania, Puglia e Valle d’Aosta.
Zona bianca: cosa si può fare e cosa no
La novità più rilevante per quanto riguarda la zona bianca è la totale assenza di coprifuoco. Dovrà comunque essere rispettato il distanziamento sociale, l’obbligo di mascherina e il rispetto dei protocolli di sicurezza. Tutte le attività in questa fascia di colore potranno riaprire, chiaramente seguendo le indicazioni dei protocolli validati dal Cts. L’unica eccezione per le riaperture riguarda le discoteche, sia all’aperto che al chiuso. Per il momento, quindi, le attività di questo tipo dovranno rimanere ancora ferme. Si potrà però tornare al cinema, ai concerti, agli eventi sportivi, come già accade anche in zona gialla.